All'interno di un nuovo edificio appositamente progettato seguendo le linee degli antichi arsenali, la Sezione a Terra del Museo della Marineria propone al visitatore un ampio e suggestivo percorso dedicato alla marineria tradizionale dell’alto e medio Adriatico.
Il grande padiglione museale ospita al centro un trabaccolo e un bragozzo - le due imbarcazioni protagoniste dell'epopea della marineria a vela nell'alto Adriatico - completamente attrezzate con le loro vele "al terzo". Nella prima parte del percorso, dedicata alla "struttura e costruzione", si possono toccare con mano i semplici materiali e le tecnologie con i quali l'uomo ha navigato per millenni. Tra i pezzi esposti, una ruota da cordaio con la ricostruzione del suo funzionamento, e una bottega ottocentesca di carpenteria navale acquisita in blocco e riallestita dentro al museo.
La seconda parte è dedicata a "propulsione e governo": qui sono esposte ancore antiche e moderne, tra cui due relitti risalenti al XVII secolo. Seguono alcune installazioni didattiche dove si può misurare la propria abilità con manovre, nodi e paranchi. Ampia parte è dedicata all'evoluzione dell'attrezzatura velica, mentre una serie di motori raccontano il passaggio dalle barche tradizionali agli scafi a motore.
Al piano superiore, da due terrazze sporgenti si possono osservare da vicino i dettagli delle vele e delle alberature. Il percorso espositivo prosegue attraverso reperti che esemplificano la vita a bordo, la pesca e la sua commercializzazione, la navigazione, i simboli magico-religiosi (primi fra tutti gli "occhi" di prua), i pericoli dell'andare per mare.
Il museo fa ampio ricorso a materiali video, tra cui rari filmati d'epoca e animazioni 3D.